Oggi su Metro ho pubblicato un servizio su Pierangelo
Valtinoni, compositore, e Paolo Madron, giornalista-librettista
(leggi qui). Ho raccolto il loro sfogo su un punto: all’estero siamo un crac,
in Italia non ci danno retta. Be’, per la verità, profeti in
patria almeno un poco lo sono: i due vicentini devono molto, per esempio, al Festival Opera
Estate di Bassano del Grappa, che negli anni ha messo in scena il loro Pinocchio, La regina delle nevi e Il
mago di Oz. Anche il Comunale di Vicenza e l’Orchestra “Verdi” di
Milano hanno rappresentato loro opere, ed è successo in entrambi i casi con
stessa La regina delle nevi (alla
“Verdi” in forma di concerto). L’inizio dell’avventura ebbe luogo sempre a
Vicenza, nel 2001, ma nel glorioso teatro Olimpico, che ospitò il
primissimo Pinocchio, allora nella
versione in un atto solo.
Moltissimo
devono, poi, Valtinoni e Madron, al Teatro Regio di Torino, l’unico dei
grandi “enti lirici” italiani che abbia fatto una propria produzione di una
loro opera. E di grandissimo successo, peraltro. Si tratta del Pinocchio che, con la regia di Luca
Valentino, le animazioni dei pupazzi ideate da Claudio Cinelli, i solisti e
il Coro di voci bianche del Regio e del Conservatorio
“G. Verdi”, i giovani cantanti di Opera Assieme, l’orchestra
dell’istituzione diretta dal maestro Giulio Laguzzi, è stato ripreso lo scorso marzo con
un successone da tutto esaurito (va in scena a Torino dal 2010/2011).
Stando a
quanto mi risulta, il Regio potrebbe proporre, la prossima stagione,
anche Il mago di Oz. Si attendono
conferme. Per saperlo, bisogna aspettare il 3 giugno, quando sarà presentato il
prossimo cartellone.
Intanto
vale la pena di vedere da vicino i numeri del successo internazionale della
premiata ditta Valtinoni-Madron.
Dai
documenti che ho in mano, le cifre («per difetto!», mi ammonisce bonariamente
Valtinoni) raccontano che le rappresentazioni delle loro opere sono state
centinaia, fino ad ora, per decine e decine di produzioni diverse, e traduzioni
in inglese, svedese, tedesco, spagnolo, russo, coreano, e avanti così:
1)
Il Pinocchio ha avuto «almeno» 172
recite, dal 2001 ad oggi, da Vicenza al Daejeon Center in Corea del Sud, da
Tulsa in Oklahoma al Petrovski di Mosca, da Lipsia, Amburgo, Monaco di Baviera
al Teatro della Zarzuela di Madrid, dalla Komische Oper di Berlino (che ospitò
nel 2006 la “prima” di Pinocchio
nell’attuale e definitiva versione in due atti) allo Shatin Town Auditorium di
Hong Kong;
2)
La regina delle nevi, da Andersen, ha avuto almeno 74
rappresentazioni, dalla Komische Oper di Berlino dove fu “creata” ad Amburgo,
Dreda, Tulsa;
3) Il mago di Oz, dopo il debutto alla
Opernhaus di Zurigo, di rappresentazioni ne ha avute almeno 60, e anche qui vai
con Berlino, Erfurt, Bassano (e Pordenone).
Insomma,
niente male come successo, no? Buona Liberazione a tutti voi. Ci
risentiamo presto, con qualche altra novità sulle opere per bambini che ho in
canna ma che non posso ancora sparare.